Un caso di malasanità

Marzo 2006
Mia madre si è operata il 6 marzo 2006 per un adenocarcinoma gastrico in laparoscopia. La laparoscopia non è stata mai firmata, non abbiamo mai dato il consenso alla laparoscopia nè diagnostica nè chirurgica. C'era un solo documento da firmare e non l'abbiamo firmato, volevamo lasciare dichiarazioni prima di mandare mia madre in sala operatoria ma non ci è stato possibile. Mamma è entrata in sala operatoria con la promessa a voce che sarebbe stata fatta una diagnosi ed è risalita in reparto dopo due giorni con 3 macchine attaccate, una siringa di morfina, flebo e tubicini dappertutto, le avevano ripulito quasi tutto l'addome. Stomaco, milza, una parte di esofago e di fegato. Non vi dico come stavo male io per lei per non aver fatto niente per impedirlo, come se l'avessi tradita. Ancora oggi io non sono stata da nessun avvocato per informarmi su come avrei potuto dare le direttive per poter consentire di mettere le mani su mia madre fino ad un certo punto! Ma insomma che diritti abbiamo noi cittadini, possiamo o no essere responsabili della nostra salute, possiamo o no mettere dei limiti all'operato dei medici oppure quando ci spengono i sensi siamo completamente nelle loro mani?! Sono pronta a sporgere denuncia perchè è stato violato un diritto. In seguito mia madre ha accettato di fare la chemioterapia ben sapendo tutti che non sarebbe stata curativa, mi diceva che voleva farla perchè temeva di essere abbandonata dai medici. Ora i suoi valori ematici non sono più buoni, il suo corpo non è più in grado di sopportare la chemio ed ora me l'hanno abbandonata a casa. Quello che non voleva le hanno fatto. Non è possibile vivere nelle mani di medici presuntuosi e senza umanità. Per favore non limitiamoci a raccontarci le storie, facciamo qualcosa per fermare questa corruzione!!