Alessandro Lisini

28/04/2005
Io Orel Mafalda nata a Trieste domiciliata a Montefalcone Via Largo della Fontana,23 madre di Alessandro Lisini deceduto a Montefalcone il 28/04/2005 nella casa della signora Bruna de Gavardò a Montefalcone via Callisto Cosulichi,35 dove aveva in affitto la taverna nel sottoscala ma aveva la residenza a Roma con recapito presso il suo amico avvocato Carlo Cecchi. Io,madre,con la fidanzata,i familiari,parenti e amici denunciamo e quereliamo il responsabile della struttura pubblica di salute mentale il dott. psichiatra Pirpaolo Mazzuia di via Romana,94 Montefalcone (Gorizia) segnalando alla magistratura e all'ASL generale di fare giustizia sull'inerzia del personale medico e paramedico che che respinge e non aiuta i malati. Il giorno 27/04/2005 Alessandro, aveva confidato a noi familiari e con una telefonata al suo amico Carlo Cecchi di sentirsi strano e di avere paura così prese un appuntamento con il dott. Mazzuia,dove era già in cura da tempo,per un consulto ed una terapia adeguata. Alessandro trovava in Mazzuia sicurezza (testuali parole dette dal medico stesso). Purtroppo arrivato allo studio Alessandro non ha trovato nessuna assistenza dall'uomo in cui riponeva tutta la sua fiducia perchè si è sentito dire testuali parole:"Alessandro torna domani,perchè oggi non ho tempo". Noi familiari siamo costernati,non si mette a repentaglio una vita. Noi vogliamo sapere perchè il malato non fu ascoltato sapendo e detto più volte,dal medico stesso,che le condizioni psicologiche (attacchi di panico) erano serie. Bisogna essere veri medici e non carnefici. Le assistenze non si danno da fare lavorano solo per prendere lo stipendio lasciando morire le persone senza nessuna preoccupazione. Quella stessa notte Alessandro è deceduto a causa di un medico non degno di questo nome che non dovrebbe avere la possibilità di mantenere relazioni con i pazienti e neanche di salvare una persona umana in cerca di aiuto. Basterebbe una parola di conforto per tranquillizzare un essere umano e poi ci sono i farmaci. Il medico deve usare il cuore prima di tutto perchè la vita è il bene più prezioso. Alessandro era un grande uomo in via di estinzione,un essere meraviglioso,buono,bravo,onesto,generosoe istruito e senza la sua presenza il mondo non ha più valore ed è vuoto. Lo attendevano con amore e a braccia aperte la fidanzata,Simona Ilia,la sua Scilla,cucciolona di cane alano tedesco,il suo cavallino bianco e nero e noi familiari. Da ricordare che il dott. psichiatra Franco Basaglia già nel 1967, a Gorizia,disse che non bisogna respingere il malato. Il dott. Rossi, psichiatra di mantova ha riferito che i dipartimanti dei psichiatri sono di psichiatria e non di salute mentale questo bisogna dirlo e farlo sapere. Ecco perchè ci sono tanti suicidi di giovani,uno sterminio,proprio perchè chi si dice medico alla fine non sa curare. Noi vogliamo giustizia.